Nel libro appena iniziato abbiano incontrato alcune trasformazioni importanti del mondo che stiamo studiando. Rivediamole nelle mappe seguenti. Attenzione la prima mappa ha un collegamento diretto con la seconda (cercatelo e "clic"), e la seconda ce l'ha con la terza (cercatelo e "clic")
Parliamo di crisi tra due secoli (lezione 1)
Ma che storia è questa?
lunedì 20 ottobre 2014
Lezioni 1, 2, e 3 del libro di terza
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lunedì 6 ottobre 2014
Facebook al tempo di Garibaldi
Visto che si è parlato di Facebook, ripropongo qui un post dell'anno scorso.
Che cosa sarebbe successo se Facebook fosse esistito ai tempi di Garibaldi e della spedizione dei Mille?
Vi prego di notare tutti i particolari...
[creato da Impostory - Storie impossibili, ovvero i social ai tempi del colera]
Che cosa sarebbe successo se Facebook fosse esistito ai tempi di Garibaldi e della spedizione dei Mille?
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sabato 27 settembre 2014
Riassunto antefatti e primi passi nell'Unità d'Italia
Dopo la spedizione dei Mille, l'Italia è quasi (quasi) completata.
Rivediamo insieme le tappe principali che ci hanno portato fino a qui, e incominciamo a osservare i problemi che si presentano al nuovo stato.
Come sempre, clic per vedere la mappa ingrandita.
Rivediamo insieme le tappe principali che ci hanno portato fino a qui, e incominciamo a osservare i problemi che si presentano al nuovo stato.
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venerdì 26 settembre 2014
Dal '48 alla spedizione dei Mille
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lunedì 22 settembre 2014
Il "caso" del Risorgimento italiano
Anche se stiamo già procedendo oltre, vediamo come mai in Italia si è realizzato quello che chiamiamo Risorgimento. Clic sulla miniatura per vedere la mappa ingrandita.
La mappa è più visibile cliccando qui |
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venerdì 8 agosto 2014
Ieri e oggi
Ancora una volta, proviamo ad accostare due notizie lontane nel tempo, ma terribilmente simili.
La prima risale alla seconda guerra mondiale e si riferisce all'Italia: studieremo che nel 1943, dopo un armistizio, l'Italia si trovò praticamente divisa in due, una già "liberata" e una dove la guerra imperverserà ancora per quasi due anni.
In questa fase, Milano era occupata dai tedeschi, che usavano le fabbriche milanesi per produrre materiale bellico [bellico significa: per la guerra]. Gli Alleati [si chiamavano così inglesi e americani che combattevano per liberare l'Italia dai tedeschi e dagli italiani fascisti] cercavano di bombardare queste fabbriche per impedire ai tedeschi e ai fascisti di continuare la guerra.
Il 451° Bomb Group (formato da 36 aerei, divisi in due gruppi) aveva come obiettivo una di queste fabbriche, le officine Breda. Ogni aereo trasportava 10 bombe (ogni bomba era da 220 chili).
La prima ondata non riuscì a sganciare le bombe a causa di un guasto.
La seconda ondata fece un errore enorme: arrivata a circa 4 chilometri dal punto dove doveva colpire, il gruppo di aerei girò [si dice meglio: "virò"] a destra invece che a sinistra. Si trovò così completamente fuori bersaglio.
Le bombe erano già innescate [significa che era già stato "acceso" il dispositivo per farle scoppiare e non poteva più essere fermato] e per questo motivo gli aerei non potevano atterrare.
La prima risale alla seconda guerra mondiale e si riferisce all'Italia: studieremo che nel 1943, dopo un armistizio, l'Italia si trovò praticamente divisa in due, una già "liberata" e una dove la guerra imperverserà ancora per quasi due anni.
In questa fase, Milano era occupata dai tedeschi, che usavano le fabbriche milanesi per produrre materiale bellico [bellico significa: per la guerra]. Gli Alleati [si chiamavano così inglesi e americani che combattevano per liberare l'Italia dai tedeschi e dagli italiani fascisti] cercavano di bombardare queste fabbriche per impedire ai tedeschi e ai fascisti di continuare la guerra.
Il 451° Bomb Group (formato da 36 aerei, divisi in due gruppi) aveva come obiettivo una di queste fabbriche, le officine Breda. Ogni aereo trasportava 10 bombe (ogni bomba era da 220 chili).
La prima ondata non riuscì a sganciare le bombe a causa di un guasto.
La seconda ondata fece un errore enorme: arrivata a circa 4 chilometri dal punto dove doveva colpire, il gruppo di aerei girò [si dice meglio: "virò"] a destra invece che a sinistra. Si trovò così completamente fuori bersaglio.
Le bombe erano già innescate [significa che era già stato "acceso" il dispositivo per farle scoppiare e non poteva più essere fermato] e per questo motivo gli aerei non potevano atterrare.
giovedì 31 luglio 2014
La guerra di Massimo Bubola
Cento anni dopo l’inizio della prima guerra mondiale, i canti di allora affascinano ancora. E c’è chi decide di tornare a lavorarci sopra, e di cantarli. Il musicista Massimo Bubola racconta e canta la "sua" Grande guerra.
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